BATA’

Liberamente ispirato a un pataki  della tradizione Yoruba:

Una donna di nome Batà, un giorno si reca al fiume, per compiere riti propiziatori al fine di trovare un marito. Mentre compie il suo rituale viene avvicinata dal Dio Shango, dio virile e coraggioso, dio del tuono e del fuoco. In seguito alla loro unione, lui decide di trasformarla in percussione per tenerla sempre con sè , dando origine alla triade di percussioni  batà iyà-itotele- ocòncolo (che significa appunto madre-colui che segue-figlio).

Il mito di Batà & Shango colora lo sfondo di questa pièce e si stempera nell’esperienza personale : una donna, un corpo sonoro, l’emozione dell’incontro e la difficoltà di adattarsi ai nuovi spazi di una relazione. Intrecciando linguaggi diversi , attingendo dal suo vasto back ground, Federica Loredan si racconta attraverso lingua dei segni, hip hop e danza contemporanea, con il legante di una body music nuova, integrata nel movimento, mettendo  in scena la ricerca dell’altro,la potenza della passione amorosa, il sacrificio dello “stare” nella coppia. Da un lato la donna che si trasforma in percussione, dall’altro una composizione musicale originale che prende forma nella narrazione e diventa scenica attraverso la presenza di Daouda Diabaté.Un concetto innovativo di danza automusicata, dove il movimento è spesso sonoro e la musica si disegna nello spazio.

INTERPRETI : FEDERICA LOREDAN E DAOUDA DIABATE

MUSICA : DAOUDA DIABATE (voce, kora e barà) & FEDERICA LOREDAN ( corpo, acqua e legno)

CREDITS : Centro Culturale Mojud

DURATA : 30 minuti circa

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